Dal caso Siri alla crescita dell’Italia, le dichiarazioni di Giuseppe Conte al termine del suo viaggio in Cina.
Al termine dei suoi impegni istituzionali in Cina e prima della partenza per l’Italia, il premier Giuseppe Conte ha parlato ai microfoni dei giornalisti facendo il punto sull’agenda di lavoro del governo.
Giuseppe Conte, incontro con Siri nella giornata di lunedì
Il primo nodo da sciogliere al momento del suo arrivo in Italia è sicuramente quello legato alla figura di Armando Siri. Le indagini intorno al sottosegretario leghista procedono e il Movimento Cinque Stelle continua a chiederne a gran voce le dimissioni, scenario che la Lega non sembrerebbe intenzionata a prendere in considerazione.
“Domani confido di poter vedere Siri: non ho ancora fissato l’incontro ma sicuramente domani sarà il primo giorno utile per poterlo vedere. Datemi il tempo di riorganizzare l’agenda per la fase di rientro“, ha dichiarato Giuseppe Conte.
Stando alle indiscrezione emerse fino a questo momento sembra che il capo del governo sia propenso ad ascoltare le richieste dell’ala pentastellata dell’esecutivo invitando Siri a rassegnare le dimissioni. Se così fosse bisognerebbe valutare le reazioni della Lega che con diversi esponenti ha già minacciato una ferma opposizione alle possibili dimissioni del sottosegretario.
Giuseppe Conte: Siamo nella fase due del governo
Giuseppe Conte è poi tornato a parlare del piano di crescita dell’Italia facendo il punto su quelli che sono gli obiettivi e medio termine del governo.
“In Italia riprenderemo il lavoro quotidiano e strategico perché siamo nella ‘fase due’ del governo, con lo sblocca cantieri, il decreto crescita, le strategie per potenziare la ricerca e rinforzare tutto il sistema dell’istruzione. Dobbiamo lavorare al turismo, rinforzare il sistema agroindustriale, valorizzare i nostri beni culturali”